Una ricerca sull'impatto economico del Salone Internazionale del Libro di Torino
Il Centro interdipartimentale di Studi Urbani e sugli Eventi Omero dell'Università di Torino ha tracciato un bilancio sugli effetti economici che la trentesima edizione del Salone ha avuto sul territorio.
In occasione della scorsa edizione del Salone Internazionale del Libro, quella del 2017, l'Università di Torino ha promosso una serie di ricerche sul suo valore economico e sociale. Una di queste è stata condotta dal Centro interdipartimentale di Studi Urbani e sugli Eventi Omero, che ha svolto uno studio sulla valutazione del profilo dei visitatori e dell'impatto economico del Salone. La ricerca è stata sviluppata dal Prof. Piervincenzo Bondonio e dalla Prof.ssa Giovanna Segre con la collaborazione di Enrico Bertaccini e degli Studenti del corso di Laurea Magistrale in Economia dell'ambiente, della cultura e del territorio e si è basata sui risultati della somministrazione di 2.140 questionari ai visitatori del Salone nelle 5 giornate di apertura. I principali risultati ottenuti dal punto di vista del profilo dei visitatori hanno permesso di evidenziare degli aspetti molto interessanti.
Il 37,2% dei visitatori ha affermato di partecipare al Salone da oltre 7 anni (mentre il 23,8% degli intervistati ha dichiarato di essere alla prima edizione, rappresentando un dato in crescita rispetto a quanto registrato in passato). L'88% ha dichiarato di essere molto soddisfatto dalla visita al Salone del Libro, in particolare il 33,5% ha dichiarato soddisfazione quasi massima, mentre il 54,5% soddisfazione massima, su una scala da 1 a 5). Il 91,6% degli intervistati ha dichiarato di essere intenzionato a tornare alla prossima edizione, in particolare il 75% ha risposto 'assolutamente sì'. Secondo la ricerca, i visitatori del Salone provengono per il 56% dall'area metropolitana di Torino e per il 44% da fuori, in particolare nel 31,2% dei casi arrivano altre regioni. Inoltre, oltre l'86% di coloro che arrivano da fuori l'area metropolitana di Torino viene in città esclusivamente per visitare il Salone.
Dal punto di vista dell'impatto economico, le ricadute economiche dirette sul territorio del XXX Salone del libro di Torino sono ammontate a circa 14,2 milioni di euro, ripartite in modo molto bilanciato tra spese attivate sul lato dell'offerta e della domanda. In particolare, l'anno scorso i visitatori hanno speso in tutto (tra acquisti fuori e dentro il Salone, vitto e alloggio) circa 7,4 milioni di euro, mentre gli espositori e tutti quelli che lavorano nell'organizzazione e agli allestimenti hanno speso circa 6,8 milioni di euro.
Per quanto riguarda gli effetti complessivi sull'economia locale, applicando i moltiplicatori pertinenti, si ottengono stime che variano da un minimo di 28 milioni di euro circa (ottenuto sommando i valori per i moltiplicatori minimi) e un massimo di 31 milioni circa (ottenuto sommando i valori per i moltiplicatori massimi). All’interno dei due estremi del campo di variazione ottenuto applicando i valori minimi e massimi dei moltiplicatori della spesa si collocano altre due stime possibili di impatto, ottenute combinando rispettivamente il valore minimo lato offerta con il valore massimo lato domanda (il risultato è di 29,494 milioni di euro circa) e il valore massimo lato offerta con il valore minimo lato domanda (in questo caso il risultato è di 29,586 milioni di euro circa).