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15 apr 2021

Obblighi Internazionali relativi ad eventi di origine chimica, biologica, radio-nucleare

rischio ambientale

Concluso il seminario sulla gestione di eventi con rischi chimici, biologici, radio-nucleari: focus sugli obblighi internazionali, organizzato nell’ambito del progetto “Cbrn-Italy”.

Il 13 e 14 aprile si è svolto il seminario su “Obblighi Internazionali relativi ad eventi di origine chimica, biologica, radio-nucleare (Cbrn)”, durante il quale sono stati presentati i risultati preliminari delle attività di “Cbrn-Italy”, il progetto di ricerca finanziato dal bando Prin 2017 del Ministero dell’Università e Ricerca, con il coordinamento scientifico di Andrea de Guttry, docente di Diritto internazionale dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica e Sviluppo) della Scuola Superiore Sant’Anna. Partecipano al progetto le Università di Torino, di Bologna e di Firenze.

Durante il seminario, che ha visto la partecipazione anche dei membri dell’Advisory Board di “Cbrn-Italy” e di alcuni partecipanti esterni, i ricercatori delle quattro Università hanno presentato i loro contributi al volume sulla mappatura degli obblighi internazionali che sarà pubblicato entro la fine del 2021. Nella prima sessione plenaria, si è parlato del valore aggiunto di adottare una prospettiva ampia ai rischi CBRN, degli attori potenzialmente coinvolti nella gestione di un tale evento, e delle norme internazionali – incluse quelle adottate dall’Unione Europea – applicabili alle fasi di prevenzione, preparazione, risposta e recupero. Quattro sono state le sessioni simultanee del pomeriggio attorno ai temi di “terrorismo Cbrn”, “incidenti industriali Cbrn”, “eventi naturali e pandemie”, “armi Cbrn”. Nella seconda giornata di seminario, si è discusso di protezione dei diritti umani e dell’ambiente, dell’uso di nuove tecnologie e delle possibilità per le vittime di eventi Cbrn di ottenere giustizia.

“Sono state due giornate di incontro e confronto molto proficue – spiega Ludovica Poli, coordinatrice del progetto per l’Università di Torino – che hanno visto anche la partecipazione attiva di esperti esterni alla ricerca. Faremo tesoro di questo scambio e dei loro preziosi suggerimenti per continuare a esplorare possibili strumenti e procedure utili a prevenire gli eventi CBRN o a minimizzarne i danni”.

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