Flowing with the rivers, ricostruire le relazioni del territorio intorno ai fiumi
Al via il 31 marzo il corso di formazione dedicato a scuole e insegnanti di ogni ordine e grado che ha l'obiettivo di sviluppare forme attive e prevalentemente outdoor di educazione al territorio.
Flowing with the Rivers è un progetto di Public Engagement dell’Università di Torino che ha l’obiettivo di sviluppare un modello di educazione al territorio alternativo, transdisciplinare e replicabile, per ricostruire in modo sostenibile le relazioni tra comunità umane e territorio intorno ai fiumi, risorsa fondamentale dei sistemi naturali e umani dal punto di vista ecologico, simbolico-culturale ed economico.
In un contesto pandemico e post-pandemico è importante ripensare l’offerta educativa e formativa per riappropriarsi della dimensione spaziale e corporea della conoscenza e per contrastare l’aumento di forme di disagio legate alla riduzione delle attività in presenza.
L’intervento, rivolto prioritariamente a scuole e insegnanti di ogni ordine e grado, e da qui esteso ad alunni e famiglie per raggiugere poi le comunità attraversate, nasce dall’idea di sviluppare forme attive e prevalentemente outdoor di educazione al territorio.
Il progetto si sviluppa dalla sede universitaria di Savigliano, tra i fiumi Maira e Mellea, e in siti del territorio legati al passaggio di corsi d’acqua fondamentali per comprendere il paesaggio, l’ambiente e le attività umane. Saranno selezionati dei siti specifici presso Cavallermaggiore (CN) e Cambiano (TO), oltre che nell’area del Paleo-Po che dalla zona di Carignano/Carmagnola si estende fino a sud della Collina di Torino. L’altra sede del progetto è l’Ecomuseo dell’argilla MunLab di Cambiano, realtà molto interessante per la tutela, valorizzazione e conservazione del patrimonio materiale e immateriale presente nel territorio.
Le attività sono coordinate dal dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione in stretta collaborazione con i dipartimenti di Scienze della Terra, Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, Lingue e letterature straniere e culture moderne, Chimica, Fisica e il dipartimento Interateneo Scienze, Progetto e Politiche del Territorio.
Basare le attività educative sull’osservazione diretta, l’esperienza condivisa, il movimento a piedi integrando conoscenza esperta di ricercatori universitari con saperi locali permetterà di coinvolgere le comunità locali in un percorso di scoperta o ri-scoperta dei propri luoghi di vita, sviluppando il senso del luogo e il legame di appartenenza e di cura con il proprio spazio vicino.
L’Università di Torino, anche grazie all’attivazione del Centro Nazionale per la Formazione docenti di scuola primaria, è da tempo impegnata a sviluppare la metodologia dell’outdoor education, integrandola con approcci place and art based learnings e didattica innovativa delle scienze.
In particolare, all’interno del Corso di laurea in Scienze della formazione primaria sono attivi, dal 2011, dei laboratori residenziali e outdoor di “Fondamenti e didattica delle scienze naturali, della geografia, della fisica e della chimica”. Sono, inoltre, state organizzate a Savigliano le “Giornate universitarie della scienza” e si è lavorato al progetto MotivAzione (DFE su progetto CRC Cuneo con istituti di Cuneo, Alba, Fossano, Savigliano).
Questa ulteriore progettualità intende produrre nuova conoscenza includendo le esperienze e le osservazioni dei partecipanti partendo da un’attività di mappatura dal basso, consolidando così la metodologia crowdmapping.
È prevista, infatti, la produzione di una cartografia digitale interattiva (GIS) condivisa tra discipline che includa le percezioni, le fotografie e brevi video prodotti dai partecipanti. Tale conoscenza prodotta sarà poi restituita secondo la metodologia di palinsesto o overlay, anche nella prospettiva di formazione docenti, integrata nella progettualità educativa delle scuole.
Il progetto insiste, inoltre, sulla sensibilizzazione alla sostenibilità e alla transizione ecologica sperimentando approcci e moduli innovativi di educazione “localizzati”. In altri termini, il territorio diventa non solo sede ma anche destinatario e beneficiario di un’offerta educativa esperienziale patrimonializzabile a livello locale in termini di idee ed esperienze.
L’area della pianura del fiume Po e del suo affluente Maira compresa fra Savigliano (CN) e Cambiano (TO) sarà oggetto di uno studio specifico allargato a siti nei comuni di Casalgrasso, Fortepasso, Villastellone. I ricercatori coinvolti prepareranno materiali di studio e di progettazione delle esperienze grazie anche ad un lavoro sul campo con sopralluoghi per documentare luoghi, paesaggi, percorsi, raccogliendo interviste e testimonianze da incontri con attori privilegiati.
Rispetto ad altri approcci all’outdoor education, il progetto Flowing with the Rivers si differenzia dando un forte rilievo alla costruzione di conoscenza attraverso il coinvolgimento di tutte le materie scolastiche. I saperi condivisi collegheranno i diversi ambiti scientifici e pedagogici coinvolti (geografia, storia, ecologia, geologia e geomorfologia, cartografia, fisica, chimica, linguistica e toponomastica, pedagogia generale e interculturale) trovando come punto di incontro la costruzione di una visione sistemica, interdisciplinare e partecipata della conoscenza legata a percorsi esperienziali che coinvolgono nel processo di apprendimento gli aspetti emozionali e percettivi.
Tale approccio è pensato per essere adattato alle risorse, ai valori, al paesaggio e alle comunità locali, in un processo di riappropriazione cognitiva e fisica dei luoghi, di cura del territorio e di cittadinanza attiva e partecipata per ricostruire il legame di radicamento coi fiumi e il paesaggio, per accrescere la conoscenza dei valori ambientali e culturali del territorio e di una mentalità ecologica legata alla gestione sostenibile delle risorse locali.
I corsi di formazione per insegnanti, previsti a partire dal 31 marzo, saranno affiancati da laboratori esperienziali con gruppi classe che gli stessi insegnanti sono invitati a sviluppare nel corso del nuovo anno scolastico 2022/2023 mettendo in pratica e condividendo quanto elaborato nella fase di studio dell’area rispetto a saperi, metodologie, strumenti e visioni del territorio. Alla fine del progetto è previsto un evento finale che prevede un itinerario esperienziale a tappe da percorrere a piedi di circa 50 km lungo i luoghi, i fiumi e i territori al centro dell’iniziativa, con cui saranno condivisi e comunicati i risultati.