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12 set 2018

Il convegno interdisciplinare dell'Esa tra Religione e Identità nella crisi migratoria

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Al Campus "Luigi Einaudi" quattro giorni di incontri, workshop e conferenze dell'Associazione dei Sociologi Europei, insieme a stakeholder, funzionari e operatori sociali

Si è tenuto a Torino, dal 29 agosto al primo settembre, la conferenza di medio termine del Research Network 34 “Sociology of Religion”“Sociology of Religion”, della European Sociological Association (ESA). "Religioni e Identità nella crisi migratoria europea" il titolo scelto per l'incontro, che ha raccolto oltre 400 partecipanti da tutto il mondo. Non solo studiosi, ma anche stakeholder, funzionari e operatori sociali di enti pubblici e privati hanno approfondito due questioni particolarmente rilevanti: le migrazioni e le diversità legate all'appartenenza religiosa. Temi di strettissima attualità nello scenario italiano ed europeo.

Tra i relatori internazionali del convegno anche Jim Beckford, Professore di sociologia dell'Università di Warwick. Considerato uno dei massimi esperti in materia, Beckford ha affermato che i sociologi hanno un'enorme responsabilità, perché "sono tra i pochi in grado di spiegare gli intrecci tra religioni e migrazioni". Una responsabilità condivisa dalla coordinatrice dell'evento, la Prof.ssa Roberta Ricucci, del Dipartimento di Culture, Politica e Società dell'Università di Torino. "Ognuno di noi - spiega la docente di UniTo - attraverso le proprie competenze disciplinari, può contribuire alla comprensione del fenomeno. Inoltre, possiamo fornire strumenti per interpretare scenari complessi, come appunto quello dei flussi migratori".

Una situazione complessa, in Italia e non sono. "Il convegno ci ha dato la possibilità di confrontarci con colleghi provenienti da diverse parti del mondo. È chiaro che, quando si parla di gestione delle ondate migratorie, gli strumenti governativi variano da Paese a Paese. Proprio per questo abbiamo analizzato i contesti che da più tempo si trovano a far fronte al fenomeno delle migrazioni, rapportando così l'esperienza italiana alla dimensione europea dei flussi".

"È stata un'occasione di apprendimento - ha concluso la prof.ssa. Ricucci, facendo un bilancio dell'evento - e non solo a livello accademico. La partecipazione di stakeholder, operatori sociali, insegnanti, o in generale di chi ha a che fare quotidianamente con i fenomeni migratori, è stato davvero un momento di arricchimento". Non resta che dare appuntamento al prossimo incontro dell'ESA, in programma a Manchester dal 20 al 23 agosto 2019, dove si parlerà ancora di migrazione e religioni, con un particolare focus sui paesi del sud del Mediterraneo.



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