Conferenza sul tema Sport e Rifugiati al fine di promuovere nuove sinergie attraverso il confronto e lo scambio sulle buone pratiche, messi in atto fino ad oggi per favorire l’integrazione e l’inclusione mediante l’attività sportiva
I Corsi di Laurea Magistrale in Scienze Motorie (LM 67 e LM 68) dell'Università degli Studi di Torino con la collaborazione della Technische Universität Dortmund, hanno organizzato una Conferenza sul tema Sport e Rifugiati al fine di promuovere nuove sinergie attraverso il confronto e lo scambio sulle buone pratiche, messi in atto fino ad oggi per favorire l’integrazione e l’inclusione mediante l’attività sportiva.
La Conferenza, realizzata con il contributo del DAAD, prevede la partecipazione di studenti tedeschi e italiani iscritti a Scienze Motorie presso entrambe le università e il confronto con esperti. Giunta a Torino per la seconda e ultima tappa, si svolgerà presso il Centro Suism di c.so Trento 13 da mercoledì 17 a venerdì 19.
L’Europa ospita 5.2 milioni di rifugiati (fonte UNCHR, 2016), con trend di crescita importanti negli ultimi anni (+68% rispetto al 2014). Il confronto tra Italia e Germania è rilevante dal momento che i porti italiani accolgono, ma spesso la destinazione sono le città tedesche. La Germania è ottava tra i paesi mondiali per numero di rifugiati, mentre il primo posto è occupato dalla Turchia. Le nazioni mediterranee, presentano un numero inferiore di rifugiati, eccezion fatta per le isole di Cipro e Malta dove il rapporto rifugiati/abitanti è tra i più alti d’Europa (18.3 rifugiati ogni 1000 abitanti). Benché l’Italia sia tra i paesi europei su cui più grava il peso dell’immigrazione, rimane tra gli ultimi in Europa per incidenza del numero di rifugiati sul totale della popolazione. In tale scenario lo sport rappresenta una risorsa sociale per la nazione e la comunità che accoglie, e allo stesso tempo, uno strumento educativo per il singolo, un “diritto alla cittadinanza”, adatto in tutte le fasi della vita.